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* Introduzione

  • Introduzione
    Il progresso scientifico e tecnologico e le conseguenze del suo impatto, che crescono costantemente ogni giorno, rendono sicuramente la nostra vita più interessante e attraente. Tuttavia, dietro a tutto questo si cela un meccanismo dannoso per la nostra salute. A seguito della costante crescita della potenza delle sorgenti di radiazioni elettromagnetiche (EMP Electromagnetic pulse) presenti nell’ambiente, gli scienziati di tutto il mondo hanno da tempo lanciato l’allarme che l’indice di pericolosità dell’EMP non è inferiore a quello delle radiazioni di altro tipo per quanto riguarda il loro effetto distruttivo sul corpo umano. Il problema della sicurezza della popolazione concernente le sorgenti elettromagnetiche sta diventando oggi un tema molto dibattuto. Negli ultimi secoli, l’umanità ha scoperto che in realtà il mondo è molto più
    complesso di quanto si credesse in precedenza. All’inizio si credeva che alla base del mondo intero ci fosse la materia tangibile, che in casi estremi, può anche essere riparata con degli strumenti. Oggi invece si sta sviluppando un nuovo metodo di comprensione della natura: la consapevolezza che tutti gli oggetti del mondo materiale vengono costruiti fin dal principio secondo una predefinita matrice di dati. Qualsiasi campo, sia naturale che artificiale, è infatti anche portatore di informazioni che interagiscono con la matrice informativa di una persona e gli oggetti che la circondano. I campi naturali costituiscono l’habitat naturale di una persona e quindi ne sostengono, e “nutrono”, la sua matrice. Allo stesso tempo, i campi di origine artificiale molto spesso discordano con esso, lo distruggono. Pertanto, nel valutare il grado di nocività dei campi elettromagnetici per il corpo è necessario tenere conto non solo dell’energia (non ionizzante o termica), ma anche dell’impatto informativo. Se la matrice è danneggiata, tutto sarà costruito con errori. Allo stesso tempo, non sussistono differenze fondamentali fra oggetti viventi o inanimati, poiché entrambi possiedono un proprio campo. Con una matrice danneggiata, sia quelli che gli altri saranno difettosi. Se si tratta di una persona, il danno al biocampo umano porterà a malattie e successivamente a mutazioni genetiche e degenerazioni. Un oggetto inanimato perderà invece la sua originale funzionalità (es. sarà rotto o distrutto).

Questo concetto è alla base di un’intera linea di dispositivi fondamentalmente nuovi ideati proprio per la protezione dagli effetti dannosi dell’EMP che sfruttano la natura delle onde informative.